Postato su 2015-02-10 In Vivere l’Alleanza

«O altissimo, benedici anche i miei nemici»

GERMANIA, mda. “O altissimo, benedici anche i miei nemici.” Tutt’a un tratto le persone in attesa allo sportello postale, che poco prima facevano ancora così zitte e snervate la fila, si trovano coinvolte in una conversazione su offese e riconciliazione, su odio al posto di lavoro e nella famiglia, sulla forza che può costare anche il solo pensare ad una persona concreta che ha causato ad un altro ingiustizia e dolore, senza voler parlar male di lui o peggio. “Me ne dia ancora dieci”, chiede la giovane signora che ha iniziato la conversazione. “Un francobollo come questo non l’ho mai avuto.” E dietro di lei qualcuno dice: “Io credo che ne metto uno sulla scrivania.” – “O altissimo, benedici anche i miei nemici.” L’emissione speciale per il Centenario di Nascita del sacerdote Karl Leisner, in uscita questa settimana, commuove per la sua semplicità e la forza della citazione, presa dall’ultima annotazione sul diario (25.7.1945, p. 37) di questo giovane del Basso Reno che è deceduto per tubercolosi polmonare poco tempo dopo la liberazione del Campo di Concentramento di Dachau: O altissimo, benedici anche i miei nemici. Il 28 Febbraio 2015 è il suo Centesimo Compleanno.

I grafici, prof. Daniela Haufe e prof. Detlef Fiedler di Berlino, hanno creato questo speciale valore postale di 62 Cent. Il francobollo è disponibile dal 5 Febbraio 2015 nei punti vendita della Posta Tedesca (Deutsche Post AG) e verrà presentato al pubblico il 9 Febbraio alle 12h:00 nell’Aula del Seminario Vescovile Borromaeum (situato a Domplatz 8, 48143 Münster). Tra gli altri riceveranno un Album, con bozze di stampa del francobollo, il Vescovo Dr. Felix Genn, Monika Kaiser-Haas Vicepresidente del Circolo Internazionale Karl-Leisner e. V. (IKLK), e Don Benedikt Elshoff, Presidente dell’IKLK e. V., dal quale è partita l’iniziativa dell’emissione speciale.

Il Centenario di Nascita di Karl Leisner, che il 23 Giugno 1996 fu proclamato Beato da Papa Giovanni Paolo II nello Stadio Olimpico di Berlino, non commuove soltanto le persone dello sportello postale di Lohmar.

Nel Museo della Collegiata di Xanten ha luogo fino alla fine di Giugno una mostra su Karl Leisner. Una mostra itinerante di circa 13 espositori/banner (roll up) è ospite in diverse città della Germania. Nella Casa “Franz-Hitze-Haus “ a Münster avrà luogo in primavera un Convegno su Karl Leisner. Questo è stato promosso dall’IKLK, come anche il francobollo, la mostra di Xanten e la statua commemorativa di Cleve, che è stata collocata già alla fine dell’anno scorso in occasione del 70° anniversario dell’Ordinazione sacerdotale di Karl Leisner, avvenuta nel Campo di concentramento di Dachau.

Uno Schoenstattiano del secondo secolo …

In un giornale di Würzburg si parla – nel contesto dell’emissione speciale per il Centenario di Nascita di Karl Leisner – del “Gesuita Karl Leisner”. Gesuita era però solo il suo amico e biografo P. Otto Pies SJ.

Karl Leisner era schoenstattiano. Fino al midollo. Ma non esclusivamente, e non era neanche nel campo di concentramento come “rappresentante di Schoenstatt”. Questo non lo era affatto nessuno. Era semplicemente schoenstattiano: con l’Alleanza d’Amore come identità ed un impegno apostolico molteplice e variegato, come e dove si confaceva sempre alla sua vocazione personale e al suo talento, come e dove gli si aprivano sempre porte e persone per guadagnare ed entusiasmare anime a Dio. Schoenstatt ha avuto bisogno di un bel po’ di tempo per scoprire veramente il suo primo Beato, un martire che non si è dedicato in prima linea all’edificazione di Schoenstatt, ma che è uscito, partendo dal Santuario, alle periferie della società e che all’estrema periferia del campo di concentramento di Dachau ha ricevuto – in fin di vita – l’Ordinazione Sacerdotale e ha celebrato la Messa una volta sola.

Il luogo teologico dei Movimenti è la strada, disse Cardinal Jorge Mario Bergoglio nel 1999 in un incontro dei Movimenti a Buenos Aires: “Quale danno ci arrecano quelli che vivono “guardandosi l’ombelico” (autocompiacersi) e non escono per andare in missione! Non escono per trasmettere l’eredità che hanno ricevuto gratuitamente per pura grazia di Gesù Cristo, per puro amore del Padre in comunione con lo Spirito Santo. Attenzione! Attenzione con le élite! Le élite si chiudono in una bolla di sapone, perdono l’orizzonte missionario, perdono lo slancio, perdono il coraggio. Le istituzioni e i movimenti devono trasmettere l’eredità. Voi mi chiederete: “Padre, dove?” Sulla strada, sulla strada. Là dove si sta giocando la vita della nostra città. Là dove si gioca l’eterna salvezza di uomini e donne. Là dove si giocano i valori. Là dove molti bambini possono cominciare già da molto piccoli a prendere una strada che li renderà molto infelici per il resto della loro vita. La strada è il luogo teologico dei movimenti e delle istituzioni. È là che dovete sacrificarvi, ridando il dono ricevuto, trasmettendo l’eredità che avete ricevuto gratuitamente. … Come Vescovo vi chiedo: per favore non custodite l’eredità nella vetrina per mostrarla alle visite. Portatela sulla strada, cercate orizzonti missionari, “giocatevela” tutti i giorni, che quest’eredità che abbiamo ricevuto tanto gratuitamente sia fermento di questa città (29.5.1999).

Un messaggio ed una richiesta, come si addice ad un Karl Leisner. Con tutto il rischio, ad esso connesso, che egli ha corso. Sostenuto dalla forza missionaria della sua consacrazione alla Madre tre volte Ammirabile di Schoenstatt, alla sua amata MTA:

“Una Chiesa che non esce, è una Chiesa di snob”; un movimento ecclesiale che non va in missione è un movimento di “snob”. E quindi anziché andare a cercare per attrarre, per aiutare o per dare testimonianza, passano il tempo a pettinare le bambole, in gruppetti: sono “parrucchieri spirituali” … Questo non va!”, dice Jorge Mario Bergoglio. Papa Francesco, 15 anni dopo, nell’Udienza del Giubileo del Centenario del Movimento di Schoenstatt dirà che significa: “Uscire, uscire da noi stessi. Una Chiesa, un movimento o una comunità chiusa si ammala: ha tutte le malattie delle chiusure… Un movimento, una Chiesa, una comunità che esce, si sbaglia … Si sbaglia, ma è tanto bello chiedere perdono quando si sbaglia! Non abbiate paura!”

Karl Leisner è uno di questi tanti schoenstattiani in uscita: “Alleanza d’amore inside”. Nel linguaggio del Papa incidentata uscendo fuori, in questo uscir fuori dove non si può andare mai troppo lontano, perché c’è questo Gesù che è andato fino all’estremo confine ed ha incontrato Karl Leisner. Nella profondità più profonda di questa parola. O altissimo, benedici anche i miei nemici.

Schoenstatt festeggia il Centenario di Nascita di Karl Leisner

A Schoenstatt – secondo l’informazione di Don Stefan Keller, dell’Istituto dei Sacerdoti Diocesani di Schoenstatt – hanno luogo per la ricorrenza del Centesimo Compleanno di Karl Leisner diverse manifestazioni. Mercoledì 5 marzo, alle 19h:30, ha luogo nella Chiesa dell’Adorazione, in occasione del Centenario di Nascita, una Messa Solenne con l’Arcivescovo emerito Robert Zollitsch.

L’Istituto dei Sacerdoti Diocesani di Schoenstatt organizza dal 2 all’ 8 agosto la cosiddetta Settimana di Moria, quest’anno sul tema Karl Leisner; come relatori sono stati invitati Don Hans-Karl Seeger (Editore dei Diari) e P. J. Schmidl.

L’Adorazione nella Casa Marienau, nei giorni del Carnevale, sarà realizzata con testi di Karl Leisner; sono responsabili per il contenuto: Don Ernst Geerkens, parroco emerito, Cleve, Custode del Luogo d’Incontro Karl Leisner nella Casa paterna di Karl Leisner, via Flandrische Strasse 11, Kleve e Theo Hoffacker (Xanten-Marienbaum).

È da tanto che non ho scritto più lettere

Nell’era di mail, skype, Whats-App, Twitter e Face book, scrivere una lettera è uscito di moda.

Per la fotografia mi sono serviti, e ho comprato, venti francobolli commemorativi. Ed ora? Non posso mettere in una vetrina questo francobollo, che è al contempo semplice e provocativo. O nel mio cassetto della scrivania, a beata memoria! Non secondo la parola di Jorge Mario Bergoglio. Non secondo la testimonianza di Karl Leisner: O altissimo, benedici anche i miei nemici. Questo deve uscire. Ed io ne so già un paio …

Originale: Tedesco / Traduzione: Maria Dolores Congiu, Roma, Italia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *